martedì, luglio 04, 2006

Ognuno ha il suo angolo di casa preferito...

Ognuno ha il suo angolo di casa preferito. Un luogo in cui ritrovarsi, rilassarsi, coccolarsi, creare, immaginare.

Personalmente adoro stare in camera da letto dove alla fine, dopo che Daniel ha requisito gran parte dei miei spazi, ho attrezzato il mio studio, dove posso leggere, ascoltare la musica, chiacchierare comodamente con le amiche. La camera si affaccia su un magnifico giardino dove posso immergermi nella natura e nel silenzio. Un'oasi di pace e di tranquillità che ha un effetto benefico sul mio stress. Non vi dico, poi, quando mi appoggio sul mio lettone: mi circondo di tutto. Cioccolatini, libri, riviste sparse a destra e a manca, il telefono il computer... gatti che a turno salgono e scendono, dormono e mammolano... un vero casino, ma non c'è un posto migliore per me per ritrovarmi e che più mi appartenga. Ma devo aggiungere anche la cucina. Si… la cucina è un altro di quei luoghi in cui sto molto volentieri; oltre a cucinare lo trovo accogliente soprattutto quando mi viene a trovare un’amica, più del soggiorno o del salotto. Trovo che la cucina sia un luogo magico, con i suoi profumi ancora impregnati.... le sue alchimie.. i suoi segreti... questi diari vengono scritti alternando queste due stanze, perché qui, oltrechè in soggiorno, ho condiviso gran parte del tempo che ho trascorso sino ad oggi con Sandro, stando ognuno ad un capo del telefono. Quanto tempo è trascorso… Cinque lunghi e meravigliosi anni. Ricordo quando parlammo della sua pensione per la prima volta un’infinità di tempo fa. Furono dei giorni molti brutti, rendermi conto che passato questo periodo la nostra relazione avrebbe potuto terminare, pur continuando ad amarci. Passavo le notti insonni a pensare cosa ne sarebbe stato di me. Decisamente egoistico, come gran parte dei miei comportanti con Sandro, ma è pur vero che ero la persona più fragile emotivamente parlando. Mi bastava passare un solo week-end senza poter sentire un suo “ti amo” sussurrato in una segreteria telefonica e i pensieri negativi diventavano ossessionanti, fino a farmi pensare che forse era meglio chiudere, subito, decisamente, darci un taglio, perché anche un solo altro giorno insieme a lui non avrebbe fatto altro che far crescere un amore già tanto grande. Ma poi, la mattina, tutto appariva in un’ottica diversa: anche un’ora in più sarebbe stata meravigliosa, perché privarmene nell’incognita di un futuro a tutti sconosciuto?

Dovrò interrompere la stesura di questi diari, per un po’ di giorni. Daniel in un impeto di follia (amorevole follia) ha voluto regalarci per il nostro anniversario di matrimonio un viaggio che per me è diventato un sogno, quasi irraggiungibile. Un viaggio in Africa, nei parchi africani. Sono stata in forse se partire o meno, era il mio sogno, ma vorrà significare quasi un mese senza poter sentire Sandro. Siamo entrambi cresciuti, però, anche in questo. Certo sentiremo molto la mancanza, l’uno dell’altra. Ma questo è un piccolo sogno ed è stato Sandro stesso a convincermi che non dovevo rinunciare e che sarei tornata con un’abbronzatura da far invidia a Tarzan, decisamente un gran miglioramento sul mio pallido incarnato.

Quando tornerò, continuerò la stesura di questi diari, che per il momento ripongo in cantina.

Ce ne sono ancora tanti bianchi che saranno riempiti, sempre, di tutto l’amore che porto per l’uomo della mia vita… ahhh… Sandro… chissà se a quest’ora anche tu stai pensando a me, oppure se dormi dolcemente…

Mi sono affacciata alla finestra, per guardare per un attimo le stelle che anche tu vedresti, affacciandoti sul tuo balcone. Ho visto la notte schiarire e il colori dell’alba annunciarsi sul mare. Ho visto nuvole che sembravano irlandesi correre veloci e la signora che abita di fronte, oltre il cortile dove si affacciano le finestre della mia cucina, preparare la colazione in camicia da notte bianca, immagino di batista, come quelle che le nostre madri infilavano nella borsa detta “l’occorrente per andare a partorire”.

Ho visto tutto questo e sono in piedi da ore non per romanticheria né per riempirmi di emozioni, sono in piedi da ore perché volevo passare un po’ di tempo con il mio amore, con Sandro e non c’è modo migliore di farlo che immergermi nei ricordi, periodi straordinari di una vita meravigliosa che mi ha voluto regalare…

Ma ora torno a nanna, questi diari finiranno in cantina, domani mattina sarà la prima cosa che farò, appena alzata. Saranno, insieme a quelli ancora in bianco che tornerò a prendere per raccontare, a chi avrà la compiacenza di voler leggere, di un amore grande più del mare, più del cielo e più dell’infinito universo.

Nessun commento: